La Grande crisi, che ancora viviamo, ha incrinato anche le consolidate certezze sul ruolo del mercato e sull’efficienza di forme capitalistiche basate sull’esclusivo perseguimento del tornaconto personale.
Riemergono con forza temi come quello della fiducia, della reciprocità, delle motivazioni intrinseche. Questi valori sono l’humus dello sviluppo italiano, che si differenzia dagli altri Paesi attraverso il particolare ruolo dell’imprenditore.
Il volume esamina il ruolo dei comportamenti fiduciari come modalità di azione imprenditoriale, portandoci a (ri)scoprire l’importanza del sistema dei valori e tracciando le linee di un capitalismo «civile» che recupera il ruolo delle persone e dei valori etici, dimostrando la peculiarità di una via italiana alla crescita.